Benoît Gouez
Chef de cave
di Moët & Chandon
Jean-Michel Bardet
Chef de cuisine
di Moët & Chandon
Benoît Gouez
Chef de cave
di Moët & Chandon
CHAMPAGNE & GASTRONOMIA
Chef de cave
Curiosamente, quasi nulla è stato scritto sulle specificità degli abbinamenti fra piatti e champagne.
Chef de cuisine
Come uno stilista fa con il suo modello, amo elaborare la mia ricetta in base al vino.
MOËT & CHANDON
Chef de cave
La grande varietà di forniture di vitigni, crus e vendemmie permette di giocare con le varie dimensioni che lo champagne può offrire: ricchezza, freschezza, struttura, leggerezza, acidità, dolcezza, amarezza, umami.
Chef de cuisine
Con Moët & Chandon, abbiamo la possibilità di avere una gamma molto espressiva.
I SENSI
Chef de cave
Il più importante risiede nel gusto, in particolare nell’equilibrio dei sapori primari e il gioco delle texture, ossia al di là dell’aromatico.
Chef de cuisine
Due sensi si affermano: il gusto e il l'olfatto. Ce ne sono altri due un po’ più discreti e mi stanno particolarmente a cuore: la cromaticità e la texture.
CROMATICITÀ
Chef de cave
Osservare il piatto con i suoi colori, le sue sfumature, le sue associazioni, ci dà già un’idea sul profilo del vino.
Ho un ricordo indelebile di un abbinamento di Moët Impérial con una tempura di verdure: una semplicità deliziosa, in un ambiente e uno stato d'animo che rendevano questo momento unico.
Chef de cuisine
Gli abbinamenti cromatici conducono verso qualcosa di autentico, soprattutto in cucina. Perché la natura non commette errori di armonia!
Prediligo le provocazioni possibili con lo champagne Moët Nectar Impérial, in particolare con un curry di bottatrice.
INTRODUZIONE AGLI ABBINAMENTI
Chef de cave
Iniziare con lo champagne Moët Impérial abbinato al pesce al beurre blanc.
Chef de cuisine
A mio parere, lo champagne Moët Impérial Rosé e l’anatra arrosto ai lamponi sono assolutamente complementari.